In data 10 ottobre 2019 siamo riusciti finalmente a consegnare al Fondo CRF le 1.361 firme di richiesta di Referendum.
L’Associazione aveva presentato la sua richiesta al Fondo sin dal 12 febbraio 2019, ed aveva inviato numerosi solleciti.
Vi abbiamo raccontato nei dettagli la cronistoria di questa travagliata consegna nell’apposito articolo: “Siamo finalmente riusciti a presentare al Fondo Pensioni le 1.361 firme di richiesta di referendum”
Il Fondo CRF ha infine ritirato le firme da noi raccolte, riservandosi di controllarle.
Ovviamente noi non abbiamo nessun problema ad accettare qualsiasi esame delle nostre firme, poichè:
1. sono state ovviamente raccolte in totale correttezza e sono tutte corredate da un documento di identità dell’interessato,
2. anche l’eventuale esclusione di alcuni nominativi (per decesso od altro) non avrebbe alcun rilievo pratico, poiché sono sufficienti solo 500 firme e noi ne abbiamo raccolte ben n. 1.361.
Senonchè, inaspettatamente, il Fondo CRF non si è limitato a verificare la regolarità delle firme (confrontandole con il documento di identità e magari chiedendo chiarimenti a qualche firmatario), ma ha invece chiesto a tutti, inaspettatamente, che ogni firma venisse “confermata”, addirittura chiedendo una seconda volta a tutti lo stesso documento di identità già in suo possesso.
Infine il Fondo ha dichiarato che tutte le firme “non confermate” sarebbero state annullate. In pratica ha chiesto a tutti di firmare due volte, poichè una sola volta non basta.
Si tratta di un modo di procedere non corretto, e per di più illegittimo, come confermatoci dall’Avv. Michele IACOVIELLO.
Troverete la copia della lettera del Fondo CRF alla fine di questo articolo.
L’Associazione Pensionati CRF, per semplificare le cose, ha comunque chiesto ai firmatari di avere pazienza e di rispondere alla richiesta (sia pure illegittima) del Fondo, non volendo offrire pretesti di nessun genere, ma ha avvisato formalmente il Fondo che vigilerà costantemente per evitare ogni abuso.
Questo è il testo della lettera circolare inviata dall’Associazione ad ogni firmatario, sia a mezzo mail che a mezzo posta cartacea.
Questa è invece la copia della lettera del Fondo CRF ai firmatari.